Le elezioni provinciali hanno avuto luogo e ora le aspettative da parte dei cittadini in parte coincidono e in parte differiscono rispetto a quelle che si erano osservate prima del voto.
Al nuovo consiglio provinciale spetta oggi innanzitutto il compito di rilanciare la sua credibilità, soprattutto al cospetto di coloro che hanno scelto di non votare. In sintesi, tra le principali motivazioni addotte da coloro che hanno disertato le urne, stando alle interviste fatte per strada, c’erano le seguenti motivazioni: “sono tutti uguali e sono incapaci di risolvere i problemi”, “fanno solo i loro interessi”, “non fanno altro che litigare”, “sono bravi solo a fare opposizione perché governare è un’altra cosa”. I politici dunque ora dovrebbero sapere bene cosa devono fare, per tentare in questa fase e nei successivi cinque anni di legislatura, di convincere questi elettori di tornare al voto. Ci sono poi le aspettative di coloro che invece a votare ci sono andati eccome, e che lo hanno fatto da protagonisti, producendo una serie di cambiamenti senza precedenti rispetto alle consuetudini politiche della nostra terra. Qui il compito dei politici si fa, forse, ancora più impegnativo e cruciale. Fin d’ora tra gli eletti abbiamo scorto due distinti atteggiamenti di fondo: ci sono coloro che si candidano per andare a governare e quelli che fin d’ora affermano che staranno all’opposizione. Ma a bene vedere in questa tornata elettorale abbiamo registrato una presenza molto più significativa di formazioni politiche che si candidano a governare, complice la novità della non autosufficienza della SVP in termine di numeri in consiglio provinciale. E ciò è un bene, per fortuna.
I cittadini si aspettano in definitiva due cose da parte dei nuovi rappresentanti eletti e dalla prossima giunta provinciale. In primo luogo una visione e una progettualità in grado di intervenire in maniera costruttiva sui principali problemi concreti da risolvere e in secondo luogo un atteggiamento costruttivo volto a fare fronte comune rispetto alle difficili sfide da affrontare.
Le contrapposizioni del passato, etniche, linguistiche, destra – sinistra, ecc. lasciano il tempo che trovano. Come le scelte degli elettori stanno ampiamente a dimostrare.
Autore: Luca Sticcotti