Tra le via della zona industriale vi è quella che da via Alessandro Volta, attraversando via Giovanni Caproni, sbocca in via Lise Meitner: è via Enzo Ferrari.
Enzo Anselmo Giuseppe Maria Ferrari era nato a Modena il 20 febbraio 1898. Sin da ragazzo, alla scuola e allo studio preferiva il lavoro nell’officina di carpenteria meccanica del padre. Tra le aspirazioni di Enzo v’era quella di divenire pilota automobilistico.
Le prime esperienze di guida le fece con l’auto di famiglia, una Diatto. A 18 anni lavorò come istruttore presso l’Officina Pompieri di Modena. Dopo brevi esperienze in aziende metalmeccaniche torinesi, trovò lavoro nella carrozzeria Giovannoni, esperienza che lo portò a divenire provetto guidatore. Trovò lavoro sicuro alla fine del 1919, ingaggiato dalla CMN, piccola impresa meccanica milanese, come assistente al collaudo. Nel 1920 iniziò a correre con l’Alfa Romeo. Sposatosi il 28 aprile 1923 con Laura Garello, nello stesso anno vinse la prima edizione del Gran Premio del Circuito dal Savio. Nel 1926 vinse a Pescara la coppa Acerbo.
Nel 1929 fondò a Milano una squadra corse, collegata all’Alfa Romeo. Mentre gestiva lo sviluppo delle vetture Alfa, costruì un team di oltre 40 piloti, tra essi Antonio Ascari, Giuseppe Campari e Tazio Nuvolari. Continuò a correre fino alla nascita, nel 1932, del figlio Dino.
Nel 1939 creò l’Auto Avio Costruzioni (AAC) con sede a Modena; nel 1943, per timore dei bombardamenti, la sede fu trasferita a Maranello.
Nel dopoguerra creò la “Scuderia Ferrari”, la sezione sportiva della casa automobilistica Ferrari. La prima gara disputata nel campionato mondiale fu il Gran Premio di Monaco, il 21 maggio 1950, mentre la prima vittoria in Formula Uno (F1) fu il Gran Premio di Gran Bretagna del 1951 con José Froilàn González.
Nel 1952 giunse il primo titolo mondiale di F1 con Alberto Ascari.
Enzo Ferrari morì il 14 agosto 1988 all’età di novant’anni. Fu sepolto, accanto alla tomba del figlio Dino (1932-1956), nel cimitero di San Cataldo, a Modena.
Autore: Leone Sticcotti