Quanti di noi possono sostenere di non essersi mai sentiti dire dai genitori, o di non avere mai detto a loro volta: “Il cibo non si butta! Con tutte le persone che muoiono di fame!”. È infatti un vero peccato anche se, tra il dire e il fare, ci sono di mezzo la buona volontà e il senso civico. Lo sanno i 167 volontari dei Cacciatori di briciole Volontarius, che quotidianamente visitano bar, supermercati, panifici, pasticcerie; lo sanno gli 80 esercizi che aderiscono all’iniziativa consegnando ai “Briciolari” il cibo invenduto a fine giornata; lo sanno gli enti che, credendo in questa idea, generosamente sponsorizzano i Cacciatori, consentendo così l’acquisto di biciclette cargo, di un furgoncino, di materiali di consumo.
Quattro volontari per sera, due coppie che percorrono le vie del centro città incrociandosi di tanto in tanto per le strade affollate di turisti e di visitatori, i quali non di rado commentano: “Guarda! Consegnano le pizze in bici!”. E infatti le pizze, come pure i panini, i dolci e persino la frutta e la verdura, vengono consegnate, ma al camper di Volontarius, alla casa di accoglienza Forni, all’associazione San Vincenzo, alle famiglie locali indigenti che si affidano al buon cuore di chi ha più fortuna di loro. E alla buona volontà di chi è disposto a dedicare un po’ di tempo e di energia a una causa in cui crede.
Nessuna vergogna nel percorrere le strade con quelle strane bici cargo, né nel raccogliere gli alimenti invenduti dai supermercati.
La vera vergogna è lo spreco ingiustificato di risorse preziose, la vera vergogna sarebbe il negare aiuto per pigrizia o inedia a chi ne necessita.
La caccia allo spreco è aperta tutto l’anno, peccato non partecipare!
(rubrica realizzata in collaborazione con i “Cacciatori di Briciole” di Volontarius)