Dopo gli anni di formazione trascorsi fra Venezia, dove ha frequentato il liceo artistico e Urbino, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, il bolzanino Marco de Sio, classe 1972, si è dedicato anima e corpo all’arte. Egli è artista nel senso più antico del termine, vive della propria arte senza ricorrere a quei compromessi che gli renderebbero le cose più facili. Innamorato del suo mestiere e dei suoi soggetti, de Sio è in continua formazione e ricerca.
La cosa che più mi piace di me.
La voglia inesauribile di migliorarmi.
Il mio principale difetto.
Credere ancora nella possibilità di migliorare.
Il mio momento più felice.
Quando ho sentito la vocazione alla pittura.
La persona che ammiro di più.
Quella che desidera essere sé stessa.
Un libro sull’isola deserta.
Tempi andati di Llewelyn Lloyd.
La mia occupazione preferita.
Dipingere e camminare.
Il paese dove vorrei vivere.
L’Italia, nonostante tutto.
Il mio piatto preferito.
Pollo con verdure.
Non sopporto…
Fare le cose senza passione.
Per un giorno vorrei essere…
Discepolo di Velasquez.
La mia paura maggiore.
Le vertigini.
Nel mio frigo non manca mai…
La verdura.
Se fossi un animale sarei..
Un orso polare.
Mi sono sentito orgoglioso quando…
Ho capito qualcosa.
Il mio motto.
Non esistono le cose, ma i toni.
Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Girare a piedi l’Italia.
Il giocattolo che ho amato di più.
Le macchinine.
I miei poeti preferiti.
Pavese, Merini, Neruda, Baudelaire.
I miei pittori preferiti.
Velasquez, Mancini, Morelli, Rembrandt, Caravaggio, Sargent, Favretto…
Il dono di natura che vorrei avere.
Poter volare.
Non sopporto…
L’indolenza.
Dico bugie solo…
Per temporeggiare.
Dove mi vedo fra dieci anni.
Al cavalletto.
L’ultima volta che ho perso la calma.
L’anno scorso.
Da bambino sognavo…
Di essere Ercolino.
Autrice: Rosanna Pruccoli