Nato nel 1949, ha lavorato come commesso in un negozio strumenti musicali, geometra, insegnante e consulente salute e sicurezza sul lavoro. Grande appassionato di musica, suona chitarra, pianoforte, basso e contrabbasso.
La cosa che più mi piace di me.
La mia eterna insoddisfazione.
Il mio principale difetto.
La mia eterna insoddisfazione.
Il mio momento più felice.
Il mio primo assolo di contrabbasso in pubblico. Il brano era Blue Monk.
Da bambino sognavo di diventare..
Cuoco o spazzacamino. Sono state anche le mie prime maschere di carnevale.
Il capriccio che non mi sono mai tolto.
è un segreto e sono ancora in tempo per togliermelo.
Il luogo dove vorrei vivere.
Parigi.
Il mio piatto preferito.
La soupe d’oignon.
Non sopporto…
L’arroganza.
Sono stato orgoglioso di me stesso quella volta che…
… a quasi 60 anni, ho discusso la mia tesi di laurea in scienze giuridiche.
La prima cosa che faccio al mattino.
Spegno la sveglia e mi giro dall’altra parte.
Il mio attore preferito.
Jean Reno.
Il mio sogno ricorrente.
Perdere l’aereo che da New York deve riportarmi a casa. Ma rimanere a New York è un sogno realizzato, non un incubo.
Il mio ultimo acquisto.
Un regalo per il mio primo nipotino nato a marzo di quest’anno.
Cosa apprezzo di più del luogo in cui vivo?
L’essere fuori città ma poterla raggiungere facilmente, anche e soprattutto con i mezzi pubblici.
Amavo il mio lavoro perché…
… mi sentivo quasi realizzato anche se la cronaca mostra come gli sforzi fatti per affrontare e risolvere i problemi degli infortuni sul lavoro siano stati parzialmente disattesi.
L’errore che non rifarei.
Non aver voluto andare in Germania per imparare il tedesco dopo gli esami di maturità. Credo di aver perso molte occasioni sotto il profilo culturale, sociale e professionale.
La persona che ammiro di più.
Mia madre.
Il mio primo ricordo.
Rifugiato sotto il tavolo dell’ufficio dei vigili urbani di Bolzano a mangiar caramelle. Mi avevano trovato che me ne andavo in giro da solo sotto i Portici. A 3 anni scappavo di casa.