I dati del Rapporto Italia 2024 di Eurispes resi noti nei giorni scorsi parlano chiaro: in politica solo il presidente Mattarella viene considerato affidabile dalla maggioranza del Paese (60,8% dei consensi, +8,6% rispetto al 2023). Molto più indietro si collocano il parlamento (33,6% in leggera crescita rispetto al 2023), i partiti nel loro complesso (29,85%) e i sindacati.
Consensi più alti, ma comunque inferiori a Mattarella, li ottengono l’Arma dei Carabinieri (68,8%), la Chiesa Cattolica (52,1%), scuola (66%) e sistema sanitario (58,3%). Ma si dà il caso che queste quattro istituzioni non sono preposte a governarci, nella nostra democrazia rappresentativa.
è dunque al presidente della Repubblica che devo ricorrere, nel mio intento di spronarvi a partecipare al voto che, l’8 e il 9 giugno, ci consentirà di eleggere i 75 rappresentanti italiani nel parlamento europeo.
Recentemente il presidente della Repubblica ha affermato che “le dinamiche geo-politiche in Europa hanno conferito rinnovato slancio al processo di completamento dell’Unione”, aggiungendo che oggi il mondo ha bisogno di “pace, stabilità, progresso, e l’Unione Europea è chiamata a dare risposte concrete alle aspirazioni di quei popoli che guardano al più imponente progetto di cooperazione concepito sulle macerie del secondo conflitto mondiale”.
Il presidente della Repubblica ha poi aggiunto: “L’Europa è, allo stesso tempo, sia il frutto dei processi di riconciliazione tra Paesi che durante la Seconda Guerra Mondiale avevano combattuto in schieramenti contrapposti, sia l’acceleratore delle indispensabili composizioni delle divergenze, retaggio del passato, e che abbiamo dimostrato di saper superare per costruire un effettivo e duraturo futuro di pace”.
Nel suo discorso Mattarella ha ripercorso la storia europea recente, sottolineando la volontà europea di liberarsi dai retaggi di un passato caratterizzato da innumerevoli guerre.
Il presidente ha concluso affermando che è “questo il momento di realizzare le speranze e le aspettative nutrite dai nostri popoli per decenni, l’impegno costante per una democrazia basata sui diritti dell’uomo e sulle libertà fondamentali, la prosperità attraverso la libertà economica e la giustizia sociale nonché un’uguale sicurezza per tutti i nostri Paesi”.
L’Europa è dunque la nostra vera àncora in una prospettiva di pace e prosperità, personale e dei popoli. Partecipiamo quindi al voto europeo, per riaffermarlo.
Autore: Luca Sticcotti