Per gli scolari della Primaria di San Giacomo si avvicina il momento per conoscere tutte le novità di quella che presto sarà la loro nuova scuola, ormai in dirittura d’arrivo. Addio agli stretti spazi dei container; secondo le stime attuali, i bambini potrebbero entrare nelle loro nuove aule già dopo le festività natalizie.
Posata la prima pietra il 2 febbraio di un anno fa, con l’inizio del nuovo anno scolastico 2024/25 le lezioni all’interno dei container in via Maso Hilber a San Giacomo hanno i giorni contati.
Erano decenni che si attendeva questo momento tra la popolazione, cresciuta in modo considerevole grazie ai nuovi quartieri residenziali e per cui la vecchia struttura scolastica – risalente agli anni Cinquanta – era ormai da tempo inadeguata. Stiamo parlando di spazi piccoli e, soprattutto, una netta separazione tra scuola tedesca e scuola italiana, ormai anacronistica.
La nuova struttura infatti, che ospiterà cinque sezioni – tre italiane e due tedesche, con possibilità di allargarsi a una sesta sezione – darà la possibilità ai due gruppi linguistici di interagire durante le ore scolastiche, sia negli spazi comuni tra le classi, sia grazie ad aule in condivisione come quella di musica, quella di informatica e quella multimediale.
Sono stati due anni con qualche difficoltà quelli affrontati all’interno della scuola provvisoria formata dai container, per i bambini di San Giacomo ma, per chi avrà la fortuna di usufurire della nuova struttura, sarà stato un tempo ben speso.
Secondo le stime attuali, i bambini potrebbero entrare nelle loro nuove aule dopo le festività natalizie.
Gli stretti spazi dei container – che hanno causato anche non poche polemiche tra i genitori – saranno sostituiti da aule e corridoi ampi e luminosi, in una struttura concepita e realizzata, nello specifico dalla ditta Lovisotto, coniugando innovazione e ecosostenibilità, con certificazione di efficienza energetica.
I riscaldamenti saranno a pavimento, in un edificio che potrà ospitare un massimo di 625 bambini, e – oltre alle aule per la didattica – ospiterà un polo bibliotecario, una cucina con mensa, e anche una sezione di asilo nido.
La scorsa primavera inoltre, l’attuale sindaco Seppi ha fatto un sopralluogo insieme ai tecnici per verificare la possibilità di realizzare il progetto di un orto didattico condiviso tra scuola italiana e tedesca, nella parte superiore della scuola.
Le aspettative di genitori, bambini e personale scolastico sono alte. Particolarmente apprezzato è il progetto del polo bibliotecario, così come la possibilità della sezione del nido.
I bambini, passando tutti i giorni davanti alla struttura ormai quasi completa, apprezzano le dimensioni delle vetrate, immaginando probabilmente già quello che potranno osservare dall’alto delle aule.
Il progetto è finanziato da entrambi i comuni di Laives e Bolzano e servirà quindi anche la comunità sangiacomotta posta sotto amministrazione bolzanina.
La nuova scuola darà sicuramente nuova linfa al paese, prima di tutto come nuovo centro per l’istruzione e l’aggregazione tra studenti dei due diversi gruppi linguistici, ma anche architettonicamente, con un edificio all’avanguardia in cui sarà un piacere entrare ogni giorno.
Autrice: Raffaella Trimarchi