La salute mentale è un diritto

Secondo un’indagine del 2022 quasi l’85 per cento delle ragazze e dei ragazzi altoatesini considera il proprio stato di salute eccellente o buono. Ma non è tutto oro quel che luccica. Non mancano i giovani che vivono la loro esistenza con sofferenza. Una situazione da non sottovalutare anche nella prospettiva dell’età adulta.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dice che la metà di tutti i disturbi mentali ha origine nella primissima adolescenza. Essi vanno affrontati con serietà e tempestivamente, altrimenti si aggravano con l’avanzare dell’età.
Ma in primo luogo: la salute mentale è un diritto. È parte integrante del più generale diritto alla salute che l’OMS definisce “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità” e che la Costituzione tutela “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
A livello globale un adolescente su sette soffre di un disturbo mentale. Prime cause di disagio negli adolescenti sono depressione, ansia e disturbi comportamentali. E la quarta causa di morte nei ragazzi tra i 15 e 19 anni è il suicidio. Malgrado queste evidenze la questione è sottovalutata. Ciò si paga in età adulta, sia sul piano personale che su quello sociale. Importante dunque “agire programmi di promozione e prevenzione della salute mentale” e mettere in atto “varie strategie per raggiungere gli adolescenti, in particolare i più vulnerabili”.
Per promuovere la salute e il benessere degli adolescenti, spiega il rapporto dell’indagine svolta in provincia di Bolzano nel 2022 (indagine HBSC) è necessario “ricercare e agire sulle caratteristiche dell’ambiente di riferimento”. “Il lavoro di prevenzione deve rivolgersi a più destinatari” e “va inserito a sistema in vari contesti”. Ecco la necessità di non lasciare il tema della salute mentale solo agli addetti ai lavori. Ognuno è chiamato, a seconda dei ruoli e delle competenze, a fare la sua parte.
Di questi temi si discute il 18 aprile a Bolzano nel convegno “La salute mentale è un diritto” (programma al link www.infopoint.bz/news). Al centro dell’incontro in particolare i “giovani, i loro bisogni e contributi (spesso trascurati)”. Organizzano Comitato UNICEF, Jugenddienst Meran/o e Cooperativa Pratica.

Autore: Paolo Bill Valente

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