In zona produttiva nel quartere di Oltrisarco a collegare via Bruno Buozzi a via Luigi Galvani vi è la strada dedicata a Toni Ebner, politico, editore, giornalista. Nato il 22 dicembre 1918 ad Aldino, frequentò il Ginnasio Liceo del Seminario arcivescovile di Tirolo. Conseguita la maturità nell’estate 1938, il 29 novembre si immatricolò all’Università di Bologna, facoltà di Giurisprudenza; morto il padre il 9 giugno 1940, dovette recarsi spesso a casa per gestire il maso dei genitori. Tra studi e gestione del maso, lavorò anche nello studio legale bolzanino Pichler/Silbernagl; laureatosi il 30 marzo 1943, in tale studio lavorò fino alla chiamata al servizio militare, che svolse come interprete nel IV Corpo d’Armata. Il 10 aprile 1944 si sposò con Martha Flies, nipote del canonico Michael Gamper; ebbero quattro figli, uno dei quali, Michael, più noto come Michl, seguì le orme del padre. Terminata la guerra, Toni Ebner aprì ad Egna uno studio legale, ma si dedicò anche alla politica: l’8 maggio 1945 fu uno dei cofondatori della Südtiroler Volkspartei; ne fu il primo segretario; nei bienni 1951/1952 e 1956/1957 fu presidente. Dal 1961 al 1964 fu consigliere comunale a Bolzano. Importante incarico fu quello affidatogli dal canonico Gamper, direttore dell’editrice “Athesia”, di gestirne l’amministrazione; della casa editrice Toni Ebner divenne direttore il 1° aprile 1951. Morto il canonico Gamper nell’aprile 1956, Toni Ebner fu chiamato a dirigere il quotidiano “Dolomiten”. Fu eletto (SVP) alla Camera dei deputati nel 1948, 1953, 1958. Fu attivo anche nel campo giuridico; nel 1977 fu chiamato a Roma come giudice aggregato della Corte Costituzionale; dal 2 ottobre 1981 fece parte del Consiglio di Stato. Non mancarono i riconoscimenti pubblici. La mole di lavoro editoriale e giornalistico, svolto con grande zelo, non mancò di influire sulla sua salute. Eletto presidente dell’Athesia nell’ottobre 1981, tra il 12 e il 13 dicembre fu ricoverato all’ospedale di Bolzano, dove morì il 13 dicembre.
Autore: Leone Sticcotti