La fame non fa ferie

INSERZIONE PUBBLICITARIA

Le tragiche previsioni sulle conseguenze della crisi dovuta alla pandemia si sono purtroppo avverate: il numero di persone in condizioni di estrema povertà è salito alle stelle (+150 milioni). I più colpiti sono i bambini le cui possibilità di una vita senza fame e povertà sono svanite in brevissimo tempo. Per salvarli dalla fame, migliaia di genitori ricorrono a rimedi estremi come far sposare le loro figlie minorenni e mandare i loro figli a lavorare come manovali o nelle discariche anziché a scuola. Per rispondere alla drammatica realtà, la Caritas altoatesina lancia la sua annuale campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “La fame non fa ferie”.

Discariche al posto della scuola
Philip è tornato nella discarica che ha segnato la sua infanzia fino a quando non ha ottenuto un posto a scuola. Quando fruga nella spazzatura puzzolente, pensa alle lezioni, alle aule pulite, al pranzo e alle visite degli ex studenti che ora hanno un lavoro. Anche lui vuole un lavoro sicuro ma per questo ha bisogno di un diploma di maturità. Purtroppo può studiare solo se sua madre riesce a trovare lavoro altrimenti deve contribuire al reddito familiare vendendo ciò che trova in discarica. Se non pagano l’affitto finiranno subito tutti per strada. Non può farlo ai suoi fratelli.

Sposarsi per non soffrire la fame
Lo stomaco di Tabitha è vuoto. Quello che era rimasto del cibo lo ha dato ai suoi fratellini. La famiglia ha ormai esaurito le scorte. Ma non è questo che fa venire le lacrime agli occhi della ragazzina di 12 anni: Tabitha dovrà lasciare la sua famiglia e sposarsi, che lo voglia o no. Ci sono abbastanza richieste, è carina e forte. Ha paura degli uomini che per l’età potrebbero essere suo padre e che ora la corteggiano ma questi uomini potrebbero sfamare la sua famiglia.

Legami familiari spezzati
Jonas non capisce perché se ne siano andati tutti. Il piccolo non può capire cos’è il Coronavirus. Non capisce che suo padre è disoccupato da mesi e ora è andato a cercare fortuna in città. Non sa che suo fratello che gli portava l’acqua potabile da scuola ora si prende cura solo delle capre di grandi allevatori per un pasto e un tetto. Gli manca anche sua sorella che si è sposata a tredici anni per poter mangiare. È solo triste. I legami familiari sono la più grande risorsa e sicurezza nei paesi africani. La pandemia li ha fatti a pezzi. C’è solo un disperato bisogno di tutti.

A rischio il domani dei bambini
Il 90% dei bambini in età scolare nei paesi africani è stato costretto a restare lontano dalle lezioni per mesi e allo stesso tempo a rinunciare ai pasti più importanti che spesso accompagnano l’andare a scuola nelle aree rurali. Almeno 10% dei ragazzi e delle ragazze non potrà tornare in classe. L’infanzia negata è al centro della campagna Caritas “La fame non fa ferie” di quest’anno. Si chiede sostegno per non abbandonare i giovani e le loro famiglie alla povertà, alla fame e allo sfruttamento che ora li minacciano.

Interventi semplici, concreti e vitali
Per scongiurare le peggiori conseguenze della pandemia in Africa, la Caritas altoatesina fa sempre più affidamento su quei progetti che si sono dimostrati particolarmente efficaci: autosufficienza attraverso orti domestici e piccoli allevamenti familiari di animali da cortile, approvvigionamento idrico per rafforzare il sistema immunitario, micro crediti alle mamme che li utilizzano per creare una piccola impresa e consentire ai propri figli di frequentare la scuola, l’aiuto di quartiere e gruppi di risparmio di auto-aiuto che si assicurano sostegno e concedono prestiti equi. Gli aiuti negli ultimi anni si sono dimostrati validi nell’attuale crisi e hanno attutito molte difficoltà. Le famiglie che, grazie ai progetti della Caritas, hanno potuto accumulare riserve, immagazzinare il grano in modo sicuro o mantenersi attraverso piccoli allevamenti e orti, hanno buone possibilità di sopravvivere alla crisi e di continuare a offrire prospettive ai propri figli.

“Ringrazio di tutto cuore le migliaia di donatori altoatesini e non che con la loro sensibilità e con le loro offerte hanno sicuramente salvato migliaia di famiglie dalla fame e dalla fatale spirale dell’usura già lo scorso anno ma il prolungarsi della crisi post pandemica rende necessario consolidare gli interventi intrapresi e dare il via a ulteriori progetti solidali e salvavita” spiega il direttore della Caritas Paolo Valente. “Oggi è a rischio soprattutto il domani delle giovani generazioni e quindi è a rischio anche il domani dell’intero continente africano: non possiamo girare la testa dall’altra parte e far finta di niente”.

Rintocchi contro la fame
Il sostegno all’azione della Caritas e alla lotta contro la fame viene garantito anche quest’anno dalle parrocchie altoatesine che partecipano alla campagna della Caritas contro la fame su invito del vescovo Ivo Muser. Venerdì 30 luglio alle ore 15 suoneranno le campane delle chiese più intensamente del solito e più a lungo. “La pandemia ha messo a rischio il domani di migliaia di bambini. Le campane siano per tutti noi uno sprone e un invito ad agire”, ha ricordato il vicario generale Eugen Runggaldier.

Il tuo aiuto è fondamentale

Con 20 euro puoi mantenere una famiglia in Africa con cibo di base per un mese.
Con 50 euro puoi portare la luce nelle capanne delle famiglie con l’energia solare. In questo modo le donne possono fare lavori manuali la sera e fornire così un reddito aggiuntivo.
Con 100 euro è possibile posare 20 metri di tubature. Ciò consente alle famiglie di avere accesso all’acqua pulita.
Con 240 euro aiuti una madre ad aprire un piccolo negozio nel suo villaggio. Ciò assicura l’esistenza della sua famiglia e allo stesso tempo promuove l’offerta locale.
Chi volesse contribuire a sostenere la Campagna “La fame on fa ferie”, può farlo inviando un’offerta su uno dei seguenti conti bancari utilizzando la causale “Fame in Africa”.

Raiffeisen Cassa Centrale, IBAN: IT42F0349311600000300200018
Cassa di Risparmio di Bolzano, IBAN: IT17X0604511601000000110801
Banca Popolare dell’Alto Adige, IBAN: IT12R0585611601050571000032
Intesa Sanpaolo, IBAN: IT18B0306911619000006000065

Durante la campagna
“La fame non fa ferie” – dal 15 al 31 luglio 2021 – Caritas ha attivato una linea diretta per le donazioni chiamando il numero 0471 304 339
Ulteriori informazioni possono essere ottenute anche online
www.caritas.bz.it o presso la Caritas in via Cassa di Risparmio 1 a Bolzano


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *