La principale realtà altoatesina di promozione della musica d’autore è tornata, promuovendo una raccolta trentasei brani originali, selezionati da una giuria ad hoc e messi in rete sulle principali piattaforme musicali.
Sul finire degli anni ottanta e per buona parte del decennio successivo, Liederszene è stato un marchio di qualità, un’associazione di primaria importanza per quanto riguarda la promozione della musica prodotta in Alto Adige, soprattutto per quanto concerne il cantautorato, senza colori né bandiere, né tanto meno barriere linguistiche: la Liederszene pur essendo nata e diffusasi soprattutto nel mondo culturale di lingua tedesca, ha sempre avuto estrema attenzione alla produzione di musicisti italiani e ladini, attraverso la pubblicazione di dischi e l’organizzazione di tour regionali, sia con solisti che tramite autentici carrozzoni sonori con a bordo più artisti, un po’ come si usava ai tempi delle cosiddette riviste musicali in voga negli anni sessanta.
Pur non avendo mai cessato di esistere, la Liederszene da molti anni ha diversificato le proprie attività, puntando soprattutto sulla Rocknet Academy, una sua branca più orientata sul versante della formazione e della produzione di demo e video, ma nei mesi scorsi, puntando sul vecchio marchio, l’associazione è tornata a farsi sentire lanciando un contest, patrocinato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio e dalla Provincia, che ha visto la partecipazione di centosessanta gruppi e solisti.
“Quando Walter Eschgfäller, il nostro storico presidente – racconta Willy Vontavon – ha lasciato la Liederszene, ci è mancato un punto di riferimento importante. Le alternative erano chiudere o continuare con una nuova squadra. L’appoggio e l’apprezzamento per la nostra attività espressi dai nostri sponsor, sono stati determinanti nel perseguire la volontà di continuare, in particolare l’appoggio di Andreas Überbacher della Fondazione, che ci ha sostenuti oltre che economicamente anche moralmente. Con Chris Kaufmann, Robert Ausserer e mia figlia abbiamo lanciato questa next generation della Liederszene.
Il fatto che il Coronavirus abbia forzatamente messo in stand-by la Rocknet Academy ci ha dato modo di pensare al nostro nuovo progetto. Visto che molti artisti non hanno potuto lavorare per oltre un anno ci ha spinti ad organizzare questo concorso in cui gli artisti sono stati invitati a presentare un brano registrato anche in maniera non professionale, ma comunque completo nel suo arrangiamento e non protetto da copyright. La giuria ha avuto un bel da fare nel selezionare i trentasei finalisti!”
In pratica si è trattato, per gli artisti di mandare alla Liederszene una composizione originale nuova, per avere la possibilità di essere scelti e finire tra i trentasei che sono finiti nella doppia raccolta messa in rete in questi giorni sulle principali piattaforme musicali col titolo di Sonx 2021. Lo standard qualitativo delle canzoni partecipanti è stato molto alto e per la giuria non è stato un compito facile arrivare al verdetto che oltre alla pubblicazione dei brani ha garantito ai musicisti anche un premio in denaro.
In definitiva si tratta di una cosa molto simile al progetto di fine anni ottanta, quando oltre ai tour della Liederszene, ogni anno c’era anche la pubblicazione di un disco (dapprima in vinile e musicassetta, in seconda battuta su CD e non più su vinile) che presentava le canzoni degli artisti partecipanti ai tour.
“Rispetto ai tempi dei nostri esordi – prosegue Vontavon – si salta tutta la parte riguardante la registrazione dei brani. A quei tempi la realizzazione di un disco comportava il fatto che i musicisti dovessero anche essere guidati in studio e assistiti, perché nessuno aveva la possibilità di registrare professionalmente le proprie canzoni, cosa che ora con le attrezzature adeguate e un buon computer è possibile fare stando a casa propria. Il risultato è sorprendente, abbiamo dovuto intervenire sui brani solo minimamente, per dare una regolata ai livelli complessivi e anche se oggi sembra che siano pochi quelli che ascoltano i dischi per intero, ho provato io stesso a mettere la sequenza dei brani nella mia playlist e ad ascoltarla tutta d’un fiato e devo dire che funziona proprio bene. Sonx 2021 include brani di artisti locali dei vari gruppi linguistici, personalmente mi sarebbe piaciuto avere una maggior adesione da parte degli artisti italiani, ma per il futuro si può sempre migliorare. Abbiamo anche discusso se fosse il caso di suddividere il contest in categorie: una volta era più semplice distinguere rock da jazz, da cantautori o altro, ma oggigiorno è tutta musica e gli stili si combinano e si confondono, tanto che tra tutti i partecipanti che nella scheda di iscrizione dovevano dare una definizione della propria musica, alla fine ci sono arrivate oltre cinquanta definizioni differenti!”
Il disco e i brani sono disponibili da giovedì 15 luglio sui vari canali, da spotify a youtube e via dicendo, ma se ci saranno fondi per realizzarlo, i ragazzi della Liederszene stanno covando di realizzare un doppio vinile con i primi diciotto brani classificati: diciamolo pure, sarebbe una succulenta ciliegina sulla torta già ricca di questo progetto.
Autore: Paolo Crazy Carnevale