Giusto qualche giorno fa il muralista altoatesino Egeon (Matteo Picelli) ha completato in Viale Druso a Bolzano una grande opera davvero molto bella e interessante da punto di vista simbolico. L’opera si trova più o meno di fronte all’ingresso delle caserme e rappresenta una “mischia chiusa”, la situazione che si verifica nel rugby quando il gioco è stato interrotto per una qualche irregolarità. La mischia ha lo scopo di favorire la ripresa del gioco e in essa i due “pacchetti di mischia” si contendono la palla ovale sotto l’occhio vigile dell’arbitro, potendo contare solo sulla forza, la compattezza di squadra e il gioco di gambe. La raffigurazione della mischia di Egeon presenta una particolarità fortemente simbolica. I due pacchetti sono evidentemente presentati come immagini speculari l’una dell’altra. L’opera del muralista in questo modo diventa per me una perfetta metafora del bipolarismo diffuso che caratterizza il nostro presente. Bianco e nero, destra e sinistra, maggioranza e opposizione, ricchi e poveri, ottimisti e pessimisti. Ma anche – per venire al nostro territorio e alla stretta attualità – italiani e tedeschi, pro vax e no vax, e… così via. La metafora rugbystica suggerita da egeon è in grado di ricordarci alcuni principi base, dei quali ultimamente tendiamo a dimenticarci. Innanzitutto che il gioco (la vita) è bello quando tutti i partecipanti (le squadre) ne condividono i principi e le regole. E da questo punto di vista il rugby è un esempio per tutti essendo uno degli sport più nobili. Insomma: il rispetto dell’avversario (se proprio lo vogliamo chiamare così) è un prerequisito fondamentale, dobbiamo mettercelo in testa. In secondo luogo il plus aggiunto da Egeon suggerendo che ogni squadra di fatto è l’immagine speculare dell’altra, ci consente anche di capire che è utile immedesimarci nell’altro, anche e soprattutto per capire meglio noi stessi. Un leale gioco di squadra, in questa fase così delicata per la nostra società, non può che essere il prerequisito fondamentale nella nostra ricerca affannosa di una nuova normalità. Una normalità che senz’altro non può che essere costruita insieme.
Nessuno escluso.
Autore: Luca Sticcotti