Fresca di… ! È da pochi giorni, dal 10 novembre, che nel maestoso complesso del Grieserhof, nell’atrio di Villa Aufschnaiter- Caffè Bistro, si trova la targa trilingue (italiano-tedesco-russo) che ricorda la morte, 95 anni fa, il 10 novembre 1926, di Liubov’ Dostoevskaja, scrittrice russa, figlia del più noto scrittore russo Fëdor Michailovič Dostoevskij (1821-1881). All’evento, promosso dall’associazione culturale Rus’, a 30 anni dalla sua fondazione, presenziarono il sindaco Caramaschi, il vicesindaco Walcher e Christoph Klotzner, presidente della Fondazione S. Elisabetta, che gestisce il Grieserhof. L’associazione culturale Rus’, con sede a Bolzano, intende far conoscere in Alto Adige la cultura russa e slava e portare nel contempo in Russia testimonianze della cultura locale nelle sue espressioni plurilingui. La targa inizia con “Vorrei vivere là dove c’è più sole”, riportante una frase di Liubov’ Dostoevskaja in un questionario giovanile; prosegue con “Liubov’ Fédorovna Dostoevskaja (1869-1926), scrittrice russa” e con “figlia di F.M. Dostoevskij si spense al Grieserhof il 10 novembre 1926”. Liubov’ Dostoevskaja per motivi di salute (soffriva di tisi) visse per lo più all’estero; in Italia trascorse gli ultimi anni della sua vita. L’amata Liubov’, così la definiva il padre, di cui la figlia fu anche biografa, nei suoi viaggi utilizzò il nome di Aimée , che divenne il suo nome alternativo. Nel 1924 si trasferì da Nizza a Merano, dove passò l’inverno 1925-1926; a marzo fu a Gries, per tornare in aprile a Merano (Villa Borodine). Tra maggio e giugno 1926 fu ad Arco, dove tornò dopo esser stata a Milano in agosto. Da Arco si trasferì a Gries, dove fu ricoverata al Grieserhof e dove morì il 10 novembre. Sepolta nel cimitero di Gries, dal 1957 riposa nel cimitero di Oltrisarco. Nel 2019 l’Associazione culturale Rus’ ha pubblicato la prima traduzione in italiano del suo romanzo “L’emigrante” (1912).
Autore: Luca Sticcotti