Ogni giorno i volontari e le volontarie dell’Avulss di Laives sono vicine a chi ha bisogno: con il trasporto solidale, accompagnando a fare visite e analisi, ma anche dando conforto a chi si ritrova da solo nelle diverse situazioni della vita. Dal dicembre scorso l’associazione ha una nuova sede, mentre dall’autunno è entrato in carica il nuovo presidente Bruno Ceschini: una buona occasione per farci raccontare come è nata la passione per il volontariato e le attività dell’associazione.
“Fare bene il bene” è uno dei motti dell’Avulss, l’Associazione di volontariato di Laives che si occupa di trasporto solidale e non solo e che nel dicembre scorso ha tagliato il nastro della sua nuova sede in Via Galizia. Il suo presidente Bruno Ceschini incarna perfettamente lo spirito dell’associazione, e si commuove quando parla dei suoi volontari “di cui è fiero e orgoglioso” – ci racconta. Il secondo principio dell’Avulss è: “insieme si può servire meglio”. Ceschini ci tiene a sottolinearlo: è solo grazie alle tante persone, donne e uomini, che ogni giorno offrono il loro tempo e il loro impegno, che l’Avulss riesce a stare vicino a chi ha bisogno. L’associazione è infatti a disposizione, con mezzi e autisti, di chi per diverse ragioni non ha la possibilità di usare un mezzo o non ha nessuno che lo accompagni a fare una visita medica o un esame. Un aiuto concreto insomma, e ormai negli anni sono migliaia i viaggi di accompagnamento fatti da Avulss. Ma l’associazione si occupa anche di molto altro, come il servizio spesa, la compagnia agli anziani nelle case di riposo, alle persone sole e a quelle che stanno in ospedale.
Come accennato, lo scorso 11 dicembre si è svolta una cerimonia di inaugurazione della nuova sede di Avulss, messa a disposizione dal comune di Laives insieme al parcheggio coperto per i mezzi. Alla cerimonia erano presenti il decano e parroco don Walter Visintainer e diverse autorità locali: il sindaco Christian Bianchi con il vice Giovanni Seppi e l’assessora Claudia Furlani nonché la sindaca di Bronzolo Giorgia Mongillo, che si sono alternati nei saluti e ringraziamenti per l’attività svolta, sottolineando ancora una volta l’importanza della disponibilità al prossimo, anche in funzione delle necessità del territorio.
“Da assessora e cittadina posso dire che per me l’Avulss svolge un servizio essenziale: è un aiuto concreto che si dà alle famiglie. Dobbiamo anche considerare che la popolazione invecchia; i figli si fanno dopo i 30 anni e spesso ci si trova con dei bambini piccoli ed un genitore anziano da accudire. C’è chi è fortunato e può organizzarsi con le proprie forze, ma sappiamo che nella maggior parte dei casi non è così” – ci ha ra detto l’assessora Furlani. Tanto più prezioso è quindi il servizio di associazioni come Avulss.
La nuova sede è stata intitolata ad Armando Chiereghin, storico presidente dell’associazione, venuto a mancare di recente. E proprio da una promessa fatta a Chiereghin che nasce la decisione di Bruno Ceschini di diventare volontario.
“Poi conoscendo la realtà ho avuto la spinta definitiva, perché sono circondato da grandi volontari che capiscono e lo fanno con il cuore” ribadisce Ceschini.
Domanda inevitabile: com’è cambiato il vostro lavoro con la pandemia?
Le difficoltà sono aumentate, perché prima con un unico pulmino trasportavamo anche cinque, sette persone; ora per motivi di sicurezza ne possiamo portare al massimo due, ciò significa molti viaggi – e le richieste sono in aumento. Ci teniamo molto alla sicurezza di chi è trasportato e dei nostri volontari, rispettando tutte le regole e disposizioni anti Covid-19 in vigore. Tramite il Cup (Centro unico di prenotazione provinciale) le visite sono sparse un po’ in tutta la provincia; chi va solo a Bolzano magari riesce a fare più viaggi, ma se l’autista deve accompagnare qualcuno più lontano, allora è impegnato tutto il giorno.
Avete riscontrato difficoltà anche negli altri servizi?
Certo, anche gli altri servizi che offriamo hanno subito cambiamenti: ad esempio, le visite in casa delle persone sono state sostituite con le telefonate, per far sentire comunque una voce amica a chi è solo. Il servizio spesa e piccole commissioni che era stato sospeso ma ora con le dovute precauzioni è stato ripreso, mentre i servizi nelle case di riposo vengono eseguiti solo previa autorizzazione delle rispettive direzioni.
Tornando al trasporto, qual è il vostro “raggio d’azione”?
Abbiamo quattro vetture e prestiamo servizio per le persone dei comuni di Laives, Bronzolo e Vadena.
Quanti viaggi fate in media?
Abbiamo quattro vetture che in media sono impegnate tutte ogni giorno, dal lunedì al venerdì.
Per che tipo di trasporti venite chiamati?
Di tutti i tipi: accompagniamo a fare visite specialistiche, analisi e per diverse esigenze…. noi non chiediamo e non entriamo nel merito: il nostro compito è andare a prendere chi ha bisogno sotto casa, accompagnarlo dove deve recarsi e riaccompagnarlo a casa. Ormai le nostre signore volontarie, che accolgono le richieste, sanno calcolare i tempi e organizzare al meglio i trasporti. Preciso però che non siamo una cooperativa di taxi; cerchiamo di guardare a chi ha bisogno, perché altrimenti va a perderci chi ha la vera necessità.
Come è il rapporto con le persone che aiutate?
Una cosa che colpisce è quando le persone ci ringraziano mille volte e ci dicono che siamo degli angeli, che senza di noi non saprebbero come fare. è bello sentire che ci vogliono bene e scorgere il sorriso e la gratitudine dagli occhi, nonostante la mascherina.
E rispetto alla croce rossa e alla croce bianca, che differenze ci sono?
Loro fanno altri tipi di trasporti più specializzati: noi non abbiamo competenze sanitarie. Tutti i nostri volontari provengono dalle più svariate professioni e prima di prendere servizio presso Avulss partecipano ad un corso di preparazione, che viene svolto in varie sessioni.
A proposito: chi sono i volontari e le volontarie?
Sono tutti pensionati – altrimenti non sarebbe possibile fare questo servizio. Devo dire con piacevole sorpresa che negli ultimi tempi sono sempre di più le persone che stanno per andare in pensione e offrono il loro aiuto alla nostra associazione… Solo nelle ultime settimane si sono uniti due nuovi autisti e anche delle nuove signore come volontarie in ufficio. Ci tengo a dire che il nostro servizio ha una grandissima flessibilità.
In che senso?
Che c’è molta disponibilità reciproca: se qualche volontario ha un impedimento e non può venire per il proprio turno, c’è sempre qualcuno che subentra. Tutto funziona bene perché c’è un clima positivo e sereno. E ci tengo a sottolinearlo: ogni contributo è essenziale e prezioso, anche il più piccolo!
Ad ascoltare Ceschini, tendere le mani per aiutare gli altri sembra una cosa tanto naturale, spontanea e gioiosa, che è difficile non seguire l’esempio di questi volontari. Una bella immagine per iniziare bene il nuovo anno.
Autrice: Caterina Longo