Tra le mamme e le nonne che portano i bimbi a giocare al Parco Rosegger, in via Marconi, vicino al Ponte Druso, parco che ospita anche il monumento a Salvo D’Acquisto (vd. Qui Bolzano 24.1.2019), qualcuna si chiederà chi era e cosa fece la persona a cui è dedicato il parco.
Diamo qualche notizia.
Peter Rosegger, primo dei sette figli di un povero contadino di montagna, era nato il 31 luglio 1843 in Stiria (Austria). Ben presto Peter dovette badare ai fratelli, con vari lavori in casa e nel campo. Riuscì comunque, grazie al maestro Michel Patterer, a imparare a leggere.
L’adolescente Peter venne mandato dal maestro sarto Ignaz Orthofer; come apprendista sarto non mostrò gran talento, ma gradualmente Peter Rosegger rivelò talento poetico. Tramite persone bendisposte poté frequentare come uditore straordinario l’Accademia del commercio e dell’industria di Graz, mostrando molto interesse per varie materie, acquisendo molte conoscenze. Pur con poche entrate, iniziò ad acquistare libri, specie su storie di paese. Ben presto iniziò lui stesso a scrivere.
Fu nel 1869 che Peter Rosegger iniziò a pubblicare i suoi racconti. Nel 1873 si sposò con Anna Pichler, che nel 1875 morì dopo aver partorito la figlia Anna. Dal secondo matrimonio nel 1879 con Anna Knaur nacquero tre figli. Fu nel 1883 che apparve il romanzo “Der Gottsucher” (Il cercatore di Dio), una delle più importanti opere di Rosegger, che nel 1926 giunse alla 76ma edizione.
Non mancarono riconoscimenti e onorificenze, per le numerose opere, tre raccolte di poesie, undici romanzi, dodici racconti, quattro scritti autobiografici.
A lui si dedicarono musei, scuole, strade, monumenti, persino un asteroide. Va ricordato il deciso pacifismo di Rosegger, che si richiamava a quanto propugnava il filosofo tedesco Immanuel Kant (1724-1804), l’abolizione della guerra come strumento della politica.
Peter Rosegger morì nel paese natale, Krieglach, il 26 giugno 1918.
Autore: Leone Sticcotti