Qui Intervista a Adina Guarnieri, classe 1987. Cresciuta a Egna, ha studiato slavistica, storia dell’arte e conservazione dei beni culturali a Innsbruck e Trento. Lavora come free lance in ambito culturale e ha pubblicato svariati saggi sulla storia dell’Alto Adige nel 20° secolo. Adora l’arte e i gatti, fare birdwatching e andare al mare.
La cosa che mi piace di più di me.
La perseveranza nelle cose a cui tengo.
Il mio principale difetto.
La perseveranza nelle cose a cui non dovrei tenere.
Da bambina sognavo di diventare…
Pensionata: pensavo fosse un mestiere.
La persona che invidio di più.
I miei gatti, quando suona la sveglia e loro stanno sotto il piumino.
La persona che ammiro di più.
Mia nonna Amalia, che a 90 anni ha ancora molta voglia di guardare avanti.
Un libro da portare sull’isola deserta.
Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, forse riuscirei a finirlo.
Il capriccio che non mi sono mai tolta.
Un viaggio in Islanda.
L’ultima volta che ho perso la calma.
Sulla ciclabile.
La mia occupazione preferita.
Lo ammetto: il dolce far niente.
Il fiore che amo.
Preferisco le piante grasse.
Il piatto preferito.
La pizza!!!
Il mio musicista preferito.
Ne ho tanti, ma Neil Young e Syd Barrett sono tra i primi in lista.
Non sopporto…
La musica di Ligabue (scusate…).
La mia paura maggiore.
I ragni: piccoli, grandi, vivi, morti.
Il giocattolo che ho amato di più.
Il mio orsacchiotto Otto. Quando mia mamma lo metteva in lavatrice non mi muovevo dall’oblò.
La massima stravaganza della mia vita.
I gioielli, grandi e appariscenti.
Per un giorno vorrei essere…
La regina Elisabetta.
Nel mio frigorifero non mancano mai…
Burro e acciughe sott’olio.
Se fossi un animale, sarei…
Un germano reale.
Mi sono sentita orgogliosa di me stessa quando…
Mi sono messa in proprio.
Autrice: Caterina Longo