Il segretario sbadato

È risaputo che in nessun luogo del mondo la pubblica amministrazione goda di buona fama. Viene descritta come lenta, inefficiente, non di rado “kafkiana”. Un’eccezione rappresentò, agli occhi della pubblica opinione, la burocrazia asburgica, ritenuta “di un’efficienza severa ma quasi perfetta”. Sarà. Certo è che nel 1873 scoppiò un scandalo senza precedenti nel paesino asburgico di Laives.
Vi erano coinvolti l’amministrazione e il segretario comunale in prima persona. Era allora Vorsteher ovvero primo cittadino Anton Kurzel, personaggio di primo piano del luogo. L’anno dopo lo sostituì l’oste Josef Ebner. Il municipio, eretto nel 1840, si trovava in via Pietralba, nella casa che dopo il 1930, quando fu inaugurato il comune nuovo, diventò la scuola elementare in lingua italiana. Li accanto si trovava anche la casa del segretario comunale.
Segretario comunale era tale Anton von Anderlan, subentrato nel 1856 a Johann Plunger, di professione chirurgo. Gli incredibili misfatti portati alla luce dagli investigatori sconvolsero padri di famiglia e rappresentanti comunali. La stampa ne parlò diffusamente.
Lo “sbadato” segretario, in carica da un ventennio, fu costretto a dimettersi seduta stante dall’incarico e finì diritto filato davanti alla corte. Il povero sindaco Kurzel non sapeva più cosa fare per rassicurare i suoi concittadini e spergiurava che lui, del grande pasticcio, non ne aveva mai saputo niente.
Il grande pasticcio ce lo descrive nei dettagli il “Tiroler Tagblatt” del 14 dicembre 1874. Una corrispondenza dettagliata dall’aula del tribunale di Bolzano sotto il titolo “Verurteilter Gemeindekassier” (tesoriere comunale condannato).
Il segretario nonché tesoriere comunale Anton von Anderlan doveva rispondere dei reati di malversazione, abuso d’ufficio e altri reati minori. Il funzionario si era dimesso dall’incarico nel giugno dell’anno precedente proprio in seguito al crac delle casse comunali. In particolare emerse dalle indagini che il von Anderlan, nel corso dei 17 anni del suo incarico, non aveva mai tenuto i prescritti libri contabili; non furono trovati né un giornale-cassa con la registrazione di entrate e uscite né tantomeno i registri relativi alle imposte erariali sugli immobili (una sorte di IMU) e alla gestione del consorzio dell’Etschleeg che gestiva le acque pubbliche. Il von Anderlan si era limitato a conservare il denaro incassato in un cassetto e a pagare le occorrenze attingendo allo stesso.
In seguito ai controlli effettuati e al deficit riscontrato, von Anderlan fu accusato di essersi appropriato della somma di 1.804 fiorini austrungarici (Florin = fl). e di aver trattenuto per uso personale un importo di 132 fl. dei complessivi 492 consegnategli dal presidente della Leeg Anton Martinelli e, infine, di aver preteso dai proprietari immobiliari di Laives negli anni dal 1871 al 1873 una tassa erariale superiore a quella effettivamente dovuta, ottenendo un illecito profitto di 44 fl.
Il von Anderlan si difese affermando di aver agito secondo coscienza e di non essersi accorto delle indebite appropriazioni. Attribuiva l’illecita condotta alla sua scarsa preparazione, all’eccessivo carico di lavoro e… all’incompetenza dei vari Vorsteher, nessuno dei quali si era mai interessato alle vicende comunali. I sindaci interpellati ammisero di non aver mai controllato il segretario o il bilancio comunale ma solo… per un eccesso di fiducia nei suoi confronti.
In sostanza, von Anderlan, tenuto conto anche della superficialità dei vari Vorsteher, fu condannato a una pena detentiva abbastanza mite di 8 mesi, che scontò interamente nel carcere di Bolzano.

Autore: Reinhard Christanell

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