Sono molti gli inquilini degli edifici, di edilizia agevolata o privati, a transitare per il “Passaggio Walter Tobagi”, collegante viale Europa al “Passaggio Norma Cossetto”; ma quanti sanno chi era e cosa fece Walter Tobagi? Era nato il 18 marzo 1947 San Brixio, frazione di Spoleto; aveva otto anni quando la famiglia si trasferì a Bresso (Milano). Già frequentando il Liceo ginnasio “Giuseppe Parini” di Milano il giovane Walter mostrò doti di giornalista, come redattore del giornale della scuola, “La Zanzara”. Dopo il Liceo iniziò la carriera di giornalista all’ “Avanti” di Milano, ma dopo pochi mesi passò al quotidiano cattolico “Avvenire”. In entrambi i giornali trattò diverse tematiche, ma crebbe l’interesse per i temi sociali, per la politica e il movimento sindacale. Il 14 aprile 1971 si sposò con Maristella Oliviero; Luca nacque nel 1973, Benedetta nel 1977; la figlia seguì le orme del padre come brillante e seria giornalista professionista. Non trascurando i temi economici, Walter Tobagi dedicò attenzione anche alla politica estera. Ma furono le vicende del terrorismo ad impegnarlo maggiormente; seguì le prime azioni delle Brigate Rosse, quanto facevano i gruppi estremisti di Lotta Continua, Potere Operaio, Avanguardia Operaia. Passato nel 1972 al “Corriere della sera”, Tobagi mostrò le sue doti di inviato in fatto di terrorismo, come cronista politico e sindacale. Erano gli anni di piombo: Brigate Rosse, Prima Linea e altre bande armate furono protagoniste di vicende luttuose. Analizzando i laboratori del terrorismo nelle realtà urbane, come Milano, Genova, Torino, Tobagi denunciò i pericoli che il fenomeno terroristico si radicasse nelle fabbriche e in altri luoghi di lavoro. Il 27 maggio 1980 aveva presieduto un incontro al Circolo della stampa di Milano, sul tema della responsabilità del giornalista di fronte all’offensiva dei gruppi terroristici. Riferendosi alla lunga serie di attentati, ebbe a dire: “Chissà a chi toccherà la prossima volta!” Toccò a lui! Infatti, alle 11 del 28 maggio, dei colpi di pistola, sparati da Mario Marano e Marco Barbone, posero fine alla vita del giornalista Tobagi.
Autore: Luca Sticcotti