Franco Mugliari è un personaggio con radici musicali molto profonde nella scena locale, radici che affondano nella Bolzano beat e in quella più “impegnata” e cantautorale dei primi anni settanta: la sua passione però è il jazz e da alcuni anni, oltre a studiare con applicazione il contrabbasso, ha stretto un produttivo sodalizio con Toni Gazzignato, batterista di lungo corso ed esperienza e con lo straordinario Walter Pitscheider, chitarrista, sassofonista e arrangiatore.
Dopo aver realizzato un paio di dischi, assumendo dal secondo in poi la denominazione Noi 3, il gruppo torna in questi giorni con un elaborato e riuscito progetto in cui, coronando il sogno di avere anche delle registrazioni cantate, ha coinvolto Angela Musolino e il veterano Sergio Lazzarin dando vita ad un estemporaneo quintetto molto ben assortito e ad un riuscito CD intitolato Caramelage.
“Walter, che è quello bravo del trio – dice scherzando Mugliari –, si annoia perché deve fare tutto lui, così è nata l’idea di provare a fare qualcosa in formazione allargata, e visto che con Sergio eravamo in contatto da tempo gli abbiamo proposto di provare qualcosa con noi. Walter dal canto suo conoscendo Angela per motivi professionali l’ha invitata a partecipare alle prove. Si è creato subito il mood giusto, e quello che a me piace di più è il fatto che Sergio non fosse un crooner di formazione e che Angela non venisse da un background jazz e non avesse mai cantato in altra lingua che in italiano”.
“A casa mia – spiega Angela – si è sempre cantato nei raduni familiari, musica melodica italiana, stornelli, ed io non avendo una formazione specifica cantavo per diletto, come accade nelle famiglie canterine. Di pari passo mi sono ritrovata poi a cantare ai matrimoni delle amiche, alle prese con un repertorio che partiva da Mina per toccare le varie sfumature della musica italiana. Non nego di aver seguito per un po’ il sogno di cantare ad un livello più elevato, poi quando non l’ho più cercato, un collega che mi ha sentita cantare mi ha indirizzata da Roberta Carlini da cui ho cominciato a prendere lezioni di canto, ed ora eccomi catapultata in una bella storia come quella di questa collaborazione. Direi che è un grande regalo che la vita mi ha fatto”.
Dal canto suo, Sergio Lazzarin, proviene da esperienze più legate al mondo rock e pop vantando una più che trentennale esperienza nella Second Hand Revival Band, la versione allargata, da metà anni ottanta in qua degli storici 36-24-36; Mugliari ci ha messo del tempo a convincerlo che aveva le doti per cimentarsi con un repertorio così differente.
“Mi hanno fatto ascoltare i cinque dischi di Rod Stewart dedicati a questo tipo di musica – confessa Lazzarin – e così ho scoperto un mondo che mi ha aperto occhi e orecchie. Poi con Angela abbiamo trovato da subito una forte sintonia, le nostre voci si combinavano bene. Scoprirmi crooner a settantaquattro anni è stato davvero una rivelazione”.
Il disco dal fantasioso titolo Caramelage, ha un significativo sottotitolo che recita: Qualcuno vuole una caramella? il riferimento è al fatto che le canzoni messe in piedi dall’estemporaneo quintetto sono come le caramelle, una tira l’altra.
Ed effettivamente, mettendo il CD nel lettore, le canzoni scorrono via piacevolmente, non importa se alcune le abbiamo ascoltate e risentite in decine di altre versioni, qui conta il momento d’insieme, il fatto che i cinque protagonisti si stiano divertendo.
Per quanto riguarda gli arrangiamenti di ciascuna canzone è stato ovviamente fondamentale l’apporto di Pitscheider, mentre Gazzignato, oltre che dietro ai tamburi, anche in questo caso è l’uomo seduto alla consolle: due figure assolutamente indispensabili, al pari degli altri, per la riuscita del disco.
Autore: Paolo Crazy Carnevale