Mancini

Nessuno se n’è accorto, a quanto mi risulta. Ma sta di fatto che l’ormai ex commissario tecnico della nazionale italiana di calcio si è dimesso guarda caso il 13 agosto che è… la giornata internazionale dei mancini. Forse nemmeno lui se n’è accorto, ma a me la cosa a fatto sorridere dato che da un po’ di tepo pensavo di scrivere un editoriale dedicato proprio al mancinismo. Com’è noto il mancinismo è la tendenza a usare, in parte o del tutto, il lato sinistro del corpo per compiere movimenti e gesti automatici e volontari. Questo fenomeno mi ha sempre incuriosito, perché si ricollega direttamente al comportamento che le culture, tutte, hanno nei confronti delle diversità individuali e quindi indirettamente delle minoranze se ragioniamo a livello di collettività. 

Gli studi più recenti hanno appurato che, statisticamente, nasce mancina un decimo della popolazione umana, mentre un altro decimo si caratterizza invece per la capacità di usare entrambe le mani per svolgere alcune attività oppure per alcune attività usano la mano sinistra e per altre la mano destra.

Oggi tutti siamo consapevoli dei danni che, nel passato, hanno causato le diffuse tendenze a obbligare a usare la mano destra anche coloro che manifestavano la propensione ad usare invece la sinistra, soprattutto per scrivere. La questione è curiosa, perché invece ad esempio proprio nel calcio gli attaccanti mancini ben presto sono stati osannati, per le loro originali capacità di piede. 

Resta il fatto che viviamo in un mondo comunque di destrorsi. Avete mai chiesto a un mancino puro quanto faccia fatica ad usare delle normali forbici? O come si ponga, se è chitarrista, davanti al dilemma: passo alla chitarra mancina dopo avere imparato su quella normale oppure no?

Una cosa è certa: mancini si nasce. Essere mancino fa parte dell’identità profonda della persona che usa preferibilmente la sinistra. E le ricerche più recenti hanno anche appurato che mancinismo è anche legato al linguaggio. Normalmente la dominanza per il linguaggio è nell’emisfero sinistro del cervello, infatti nei destrorsi la dominanza per il linguaggio si trova nell’emisfero sinistro. Invece nei mancini c’è un gruppo più ampio che ha la dominanza nell’emisfero destro. Con una serie di implicazioni interessanti sulla capacità di utilizzare il linguaggio non verbale ecc. ecc. Ma i nostri lettori mancini queste cose le sanno bene. Li saluto tutti con affetto!

Autore: Luca Sticcotti

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