E’ nato a Bolzano nel 1985. Ha frequentato il Seminario Maggiore di Bressanone ed è stato ordinato a Bressanone nel 2016. Dal 1 settembre 2020 è cappellano nelle parrocchie di Visitazione e Regina Pacis. Per Gabrielli editori ha collaborato nel 2020 al libro collettivo “La goccia che fa traboccare il vaso, la preghiera nella grande prova” e nel 2023 “Del male, di Dio e del nostro amore” (entrambi a cura di Paolo Scquizzato). Ha partecipato alla scrittura di “Quale Dio, quale cristianesimo. La metamorfosi della fede nel XXI secolo” (a cura di Claudia Fanti) e al relativo convegno online promosso da Adista. Nel 2022 ha pubblicato, sempre per Gabrielli, “Conversando con Baruch. Spinoza, un filosofo ‘oltre le religioni’”. Da settembre 2023 è dottorando in teologia pastorale presso la Westfälische Wilhelms-Universität di Münster.
La cosa di me che mi piace di più.
Mi entusiasmo facilmente!
Il mio principale difetto.
Mi entusiasmo troppo facilmente!
Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Un viaggio sulla ferrovia Transiberiana da Mosca a Vladivostok.
Il luogo dove vorrei vivere.
Amsterdam, con la sua magia e i suoi canali.
Il mio piatto preferito.
Un buon Phad Thai.
Non sopporto…
La stupidità, l’ignoranza e l’ipocrisia.
Il mio film preferito.
Dersu Uzala di Akira Kurosawa.
Il mio attore preferito.
Marlon Brando.
Il superpotere che vorrei avere.
Teletrasportarmi.
Il mio ultimo acquisto.
Libri, come sempre.
Amo il mio lavoro perché…
Perché non è un “lavoro”!
L’errore che non rifarei.
Prendermi poco tempo per me stesso…
Il mio romanzo preferito.
Guerra e pace di Lev Tolstoj.
La mia maggiore paura.
La guerra.
Il mio colore preferito.
Il blu.
Il mio primo ricordo.
Il primo “traumatico” giorno di asilo.
La prima cosa che faccio al mattino.
Assolutamente bere un buon caffè!
Tre aggettivi per definirmi.
Comunicativo, non umorale, ansioso.
Il mio motto.
“La strada che porta alla conoscenza è una strada che passa per dei buoni incontri!”
Se fossi un animale sarei…
Un gorilla.