Ama lo sport, la musica e l’arte in generale, tanto che ha frequentato numerosi corsi di disegno e di pittura. Stefano Del Piccolo è un ragioniere, ha giocato a calcio per ben quarant’anni e quando può soddisfa la sua passione: viaggiare. Ecco la Qui Intervista che abbiamo realizzato con lui.
La cosa che mi piace di me.
La coerenza.
Il mio principale difetto.
La diffidenza.
Il momento più felice.
Il bacio di mia mamma.
La persona che ammiro.
Il mio babbo.
Un libro sull’isola deserta.
“Into the wild” di Jon Krakauer
L’occupazione preferita.
Dipingere.
Il paese dove vorrei vivere.
In Giamaica.
Il mio piatto preferito.
La pizza.
Non sopporto.
La violenza.
Per un giorno vorrei essere.
Un camionista.
La mia paura maggiore.
Soffrire.
Nel mio frigo non manca.
Birra e vino.
Se fossi un animale sarei…
Un panda.
Mi sono sentito orgoglioso quando…
Quando ho viaggiato da solo e ho volato con il parapendio.
Il mio motto.
Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.
Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Giocare in serie A.
I miei poeti preferiti.
Prevert, Manzoni e Goethe.
I miei pittori preferiti.
Mio zio, Kandinsky, Mirò, Monet e Klee.
Il dono di natura che vorrei avere.
L’invisibilità.
Non sopporto.
La maleducazione.
Dico bugie solo….
Per ridere e scherzare.
Dove mi vedo fra dieci anni.
A Merano.
Il colore che preferisco.
Il blu e il verde.
L’ultima volta che ho perso la calma.
La perdo spesso.
Da bambino sognavo…
Di fare il musicista.