La ricetta contro lo spreco sei… tu

Lo spreco di cibo è un problema grave: si stima che ogni anno venga sprecato un terzo di tutto il cibo prodotto a livello globale. Questo spreco non solo ha un impatto negativo sull’ambiente e sull’economia, ma rappresenta anche un notevole onere finanziario per le famiglie.

Ecco dunque 11 consigli e trucchi per ridurre lo spreco a casa.

• Prima di fare la spesa, controlla nel frigo e nella dispensa quali alimenti hai già e quali ti mancano: eviterai di comprare doppioni.

• Pianifica i pasti che preparerai a casa durante la settimana in modo da comprare la giusta quantità di cibo.

• Prepara la lista della spesa da portare al supermercato e seguila senza cedere alle tentazioni del momento.

• Prediligi i prodotti locali e di stagione.

• Al supermercato fai attenzione a non lasciarti attrarre dalle offerte, rischiano di farti comprare porzioni eccessivamente grandi rispetto alle tue esigenze.

• Evita i prodotti commercializzati con imballaggi inutili.

• A casa conserva correttamente gli alimenti: riponi gli alimenti nei giusti ripiani del frigorifero e usa contenitori ermetici per conservare i cibi nella dispensa.

• Utilizza gli avanzi per creare nuove ricette. Considera anche di congelare gli alimenti per prolungarne la conservazione.

• Fai la spesa più frequentemente e acquista quantità minori di cibo, in questo modo ridurrai il deperimento e riuscirai a utilizzare gli alimenti a disposizione prima che vadano a male.

• Acquista alimenti freschi prossimi alla scadenza e trasformali in conserve, per allungare loro la vita.

• Bevi l’acqua del rubinetto.

Rispettando questi consigli, eviterai il costo nascosto dello spreco alimentare. Questo non solo rappresenta un risparmio di denaro, ma è anche un importante contributo alla riduzione dell’impatto ambientale dei nostri acquisti.

(rubrica realizzata in collaborazione con i “Cacciatori di Briciole” di Volontarius)

Noi, cacciatori di briciole

Oggi, la preoccupazione per l’ambiente è una priorità, e il riciclo dei materiali è un modo essenziale in cui ciascuno di noi può fare la differenza. Quando acquistiamo un prodotto, spesso ci troviamo di fronte a etichette contenenti simboli misteriosi legati al riciclo. Ma cosa rappresentano questi simboli e come possono contribuire a preservare il nostro pianeta?

Il nastro di Möbius. Le tre frecce che si susseguono indicano che il prodotto o l’imballaggio sono riciclabili o realizzati con materiale riciclato. All’interno delle frecce, un numero rappresenta la percentuale di materiale riciclato presente.

Il triangolo di frecce. Questo simbolo, spesso presente sulle confezioni di plastica, denota che il prodotto è riciclabile. Un numero da 1 a 6 all’interno del triangolo indica il tipo di plastica, mentre il numero 7 indica che il prodotto non è riciclabile.

Esagono. Questo simbolo contiene sigle come PET, PE, PP, PS, PVC, AL, ACC, VE, CA, che rappresentano diversi materiali, dalla plastica all’acciaio, dal vetro alla carta. Di solito si trova su contenitori sigillati come barattoli e bottiglie.

Tidy Man. Questo simbolo ci ricorda di non disperdere i rifiuti nell’ambiente ma di smaltirli nei contenitori appositi.

Marchio “Compostable”. Questo marchio garantisce che l’imballaggio, spesso in bioplastica, sia compostabile industrialmente.

FSC. Il simbolo del Forest Stewardship Council (FSC) indica l’uso di legno sostenibile e proveniente da fonti gestite responsabilmente.

Appiattire dopo l’uso. Questo simbolo si trova soprattutto nei contenitori brik del latte e dei succhi di frutta; essendo materiali difficilmente riciclabili, l’unica accortezza che possiamo attuare per diminuire il loro impatto ambientale è ridurne il volume appiattendoli, per occupare meno spazio.

RAEE. Il simbolo del bidone sbarrato indica rifiuti elettronici contenenti sostanze pericolose che dunque richiedono un corretto smaltimento.

Riconoscere e comprendere questi simboli è fondamentale per contribuire a un mondo più sostenibile. La scelta di prodotti confezionati con materiali riciclabili e il corretto smaltimento degli oggetti riducono l’impatto ambientale, preservando il pianeta per le generazioni future. Quindi, la prossima volta che acquistate un prodotto, date un’occhiata ai simboli del riciclo sulla confezione. Scegliete con saggezza e fate la vostra parte per un futuro più pulito e sostenibile.

(rubrica realizzata in collaborazione con i “Cacciatori di Briciole” di Volontarius)

Undicesimo comandamento: non sprecare

Quanti di noi possono sostenere di non essersi mai sentiti dire dai genitori, o di non avere mai detto a loro volta: “Il cibo non si butta! Con tutte le persone che muoiono di fame!”. È infatti un vero peccato anche se, tra il dire e il fare, ci sono di mezzo la buona volontà e il senso civico. Lo sanno i 167 volontari dei Cacciatori di briciole Volontarius, che quotidianamente visitano bar, supermercati, panifici, pasticcerie; lo sanno gli 80 esercizi che aderiscono all’iniziativa consegnando ai “Briciolari” il cibo invenduto a fine giornata; lo sanno gli enti che, credendo in questa idea, generosamente sponsorizzano i Cacciatori, consentendo così l’acquisto di biciclette cargo, di un furgoncino, di materiali di consumo.

Quattro volontari per sera, due coppie che percorrono le vie del centro città incrociandosi di tanto in tanto per le strade affollate di turisti e di visitatori, i quali non di rado commentano: “Guarda! Consegnano le pizze in bici!”. E infatti le pizze, come pure i panini, i dolci e persino la frutta e la verdura, vengono consegnate, ma al camper di Volontarius, alla casa di accoglienza Forni, all’associazione San Vincenzo, alle famiglie locali indigenti che si affidano al buon cuore di chi ha più fortuna di loro. E alla buona volontà di chi è disposto a dedicare un po’ di tempo e di energia a una causa in cui crede. 

Nessuna vergogna nel percorrere le strade con quelle strane bici cargo, né nel raccogliere gli alimenti invenduti dai supermercati. 

La vera vergogna è lo spreco ingiustificato di risorse preziose, la vera vergogna sarebbe il negare aiuto per pigrizia o inedia a chi ne necessita. 

La caccia allo spreco è aperta tutto l’anno, peccato non partecipare!

(rubrica realizzata in collaborazione con i “Cacciatori di Briciole” di Volontarius)