Per capire quanto sia importante la vaccinazione per contenere il coronavirus e per limitarne le conseguenze è sufficiente confrontare i dati di quest’anno con quelli dell’anno scorso. Il numero dei contagiati, dei ricoverati, delle terapie intensive, dei morti è drasticamente calato rispetto allo stesso periodo del 2020.
Malgrado l’evidenza ancora molte, troppe persone si rifiutano di farsi vaccinare. I motivi possono essere molteplici. In certi casi si invoca il diritto alla libertà personale, come se ottemperare a un obbligo di legge fosse di per sé una lesione di questo diritto. La verità è che non esiste libertà senza responsabilità. La responsabilità e l’eticità delle nostre azioni (o delle nostre omissioni) si misurano in base alle conseguenze che esse hanno sulle altre persone e sull’ambiente che ci circonda. Il rifiuto di farsi vaccinare (quando esso non è giustificato da comprovati motivi di salute) ha ripercussioni serie sia sulla persona che su tutta la società. Innanzitutto la persona non vaccinata mette a rischio la propria salute. La qual cosa rientrerebbe certamente nella sfera della libertà personale se ogni malato di Covid-19 non rappresentasse un costo pesante per il sistema sanitario (cioè per tutti noi). Chi si ammala di Covid-19 in modo grave va a occupare letti in ospedale e usa risorse di tutti. Queste risorse sono sottratte ad altre categorie di malati. Alcuni di questi, che ad esempio hanno dovuto aspettare mesi per una visita, hanno conseguenze anche mortali. La mancata vaccinazione di una parte della popolazione fa sì che il virus continui a circolare. Questo mette a rischio la salute e la vita delle persone più deboli. Detto diversamente: alcuni muoiono perché altri non si sono voluti vaccinare. Se poi si è costretti a un nuovo lockdown, l’economia si ferma, le relazioni ne risentono, aumenta la povertà materiale e psichica. Ancora una volta a pagare il conto della libertà-senza-responsabilità saranno i più deboli.
Infine: negli ospedali, nelle case di riposo, nelle attività sociali e sanitarie le persone vaccinate si stanno facendo carico anche del lavoro dei loro colleghi non vaccinati. Una situazione che a lungo andare andrà a minare le relazioni e la convivenza civile.
Autore: Paolo Bill Valente