Ricorrono in questi giorni gli anniversari della morte di Josef Mayr-Nusser (24 febbraio) e dell’esecuzione dei giovani della Rosa Bianca (22 febbraio). In entrambi i casi persone “come tutti noi” che non si sono piegate di fronte alla violenza di sistemi di potere che in forma manifesta o in modo subdolo annientano l’uomo.
“Se nessuno avrà mai il coraggio di dire loro di no, questo sistema non cambierà mai”. Disse più o meno così Josef Mayr-Nusser a un compagno che gli chiedeva come mai avesse osato rifiutarsi di prestare il giuramento delle SS, cosa che tutti gli altri camerati avrebbero fatto di lì a poco.
Sophie Scholl, poco prima di essere ghgliottinata nel freddo inverno bavarese, pronunciò queste parole: “Come possiamo aspettarci che la giustizia prevalga quando non c’è quasi nessuno disposto a dare se stesso individualmente per una giusta causa? È una giornata di sole così bella, e devo andare, ma che importa la mia morte, se attraverso di noi migliaia di persone sono risvegliate e suscitate all’azione?”
Ci sono persone che sanno quando è il momento di dare testimonianza. Non per se stessi, ma per gli altri. A costo di perdere tutto.
“Intorno a noi c’è il buio”, scriveva Mayr-Nusser nel gennaio del 1938. “Il buio della miscredenza, dell’indifferenza, del disprezzo, forse della persecuzione. In questa situazione dobbiamo dare testimonianza e vincere questo buio con la luce di Cristo, anche se ci attaccano, se non ci ascoltano e se ci ignorano. Dare testimonianza oggi è la nostra unica arma, la più efficace. Abbastanza strano. Non la spada, né la violenza, né denaro, nemmeno l’influenza di capacità intellettuali e del potere spirituale, niente di tutto ciò ci è chiesto come condizione indispensabile ad erigere il regno di Cristo sulla terra. Il Signore ci ha chiesto qualcosa di assai modesto e al tempo stesso di molto più importante: dare testimonianza. Non si tratta, dapprincipio, di essere testimoni attraverso la parola, nemmeno attraverso l’azione. Spesso può essere più opportuno tacere; spesso anche la migliore azione può essere distorta. Ma sempre dobbiamo essere testimoni. Esserlo con semplicità e senza pretese. Ecco la più grande testimonianza!”
Autore: Paolo Bill Valente