Numeri e volti di una società diseguale

Dietro i numeri ci sono volti. Le vite. Sogni e speranze. Va ricordato ogni volta, quando si presenta un report statistico che descriva la popolazione. La tragedia accaduta all’Aluminium di Bolzano parla più di mille statistiche. Ci ricorda come si compone la nostra comunità, chi sono i concittadini, dove e come lavorano.

Diallo, Aboubacar, Mor, Sokol, Artan e Oussama. Nomi, non numeri. Persone, famiglie, vite, non elementi statistici.

Ma ora le statistiche. In Italia i cittadini stranieri residenti alla fine del 2023 erano 5 milioni e 308mila unità, quasi il 9 per cento della popolazione totale. Maggiormente presenti al Nord e al Centro, ovvero nelle regioni con un tasso più alto di benessere. Al quale benessere contribuiscono direttamente, senza però esserne i primi beneficiari. Oltre un terzo delle famiglie straniere in Italia, secondo l’Istat, vive in situazione di povertà assoluta (il dato medio, già di per sé alot, è invece di quasi il 10 per cento).

Anche l’economia dell’Alto Adige, da molti decenni, dipende dalla presenza di cittadini stranieri. Alla fine del 2022, secondo i dati ASTAT, in provincia di Bolzano si contavano persone di 147 diverse nazionalità. Si tratta di circa 52.650 donne e uomini, quasi un decimo degli abitanti. E ci sono anche coloro che nel frattempo sono potuti diventare cittadini italiani a pieno titolo, quasi 25.000 persone negli ultimi vent’anni.

Tornando ai 52.650, quasi un terzo di essi ha la cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea. Il gruppo maggioritario proviene dall’Albania con 6.557 persone. Seguono la Germania (4.525), il Pakistan (3.756), la Romania (3.576), il Marocco (3.366) e il Kosovo (2.465). Insieme alla Slovacchia, queste comunità rappresentano la metà di tutti gli abitanti di nazionalità straniera. Esse arricchiscono la diversità culturale altoatesina, che da tempo non si limita ai tre tradizionali gruppi linguistici e alle loro articolazioni. Anche sul piano della tradizione religiosa, secondo alcune stime risulta che circa il 40 per cento della popolazione straniera residente sia di fede islamica e che più o meno il 6 per cento professi una religione orientale.

Si può facilmente capire che la situazione delle persone provenienti dall’Unione Europea, soprattutto da alcune regioni, sia ben diversa da quella di chi ha origine nei Paesi a basso reddito. Le vittime dell’esplosione all’Aluminium sono concittadini di origine senegalese, tunisina, albanese.

Autore: Paolo Bill Valente

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