5 dicembre, prossima settimana, Giornata internazionale del volontariato. Un fenomeno, quello del servizio volontario, che cambia. In senso duplice. Cambia perché evolve in relazione all’evolversi del contesto sociale di riferimento. Ma soprattutto opera un cambiamento dello stesso contesto sociale. E i volontari lo sanno bene.
Si era sentito dire che i volontari non sono più quelli di una volta. Soprattutto i giovani sarebbero attratti eventualmente da un impegno di breve durata, da un “volontariato spot”, che non lega e non si pone obiettivi a lungo termine. Ma è davvero così?
Nei mesi passati alcune importanti realtà – Forum Terzo Settore, Caritas Italiana, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre – hanno svolto un’indagine (NOI+) sul volontariato (cui hanno risposto anche volontari altoatesini), con lo scopo soprattutto di valutarne la maturazione di competenze e le potenzialità. I dati che emergono confermano quanto l’impegno volontario sia una forza di cambiamento, spesso silenziosa, certamente sottovalutata.
Partendo dall’autopercezione dei volontari, si evidenziano alcuni aspetti molto interessanti. Emerge ad esempio che il volontariato migliora la comunità. Lo fa attraverso l’ascolto e la vicinanza, la crescita personale, l’educazione e l’inclusione sociale, e il sostegno diretto ai più fragili. Queste azioni concrete e relazioni umane rafforzano la coesione sociale e la resilienza collettiva.
Il volontariato, secondo quanto rivela l’indagine, non solo offre aiuto diretto, ma ispira altre persone a impegnarsi. Ha un effetto moltiplicatore. La testimonianza dei volontari è un motore che coinvolge nuove risorse e diffonde una cultura di solidarietà. Attraverso progetti innovativi e nuove sinergie tra cittadini, enti e associazioni, il volontariato introduce modelli di intervento che rispondono ai bisogni locali e promuovono una società più inclusiva.
Il volontariato è forza di cambiamento. Cambia in primo luogo chi lo pratica. Promuove empatia, solidarietà e una maggiore consapevolezza sociale, contribuendo così a costruire comunità più giuste e umane.
Autore: Paolo Bill Valente