Questa ricorrenza torna ogni 20 giugno a ricordarci che sono troppe le persone al mondo costrette ad abbandonare la propria terra alla ricerca di sicurezza e dignità. Secondo i dati dell’ONU attualmente 80 milioni di donne e uomini vivono come profughi in una terra che non è la loro.
La Costituzione italiana (art. 10) riconosce esplicitamente il diritto d’asilo. “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Le leggi che si sono succedute hanno a volte allargato a volte ristretto questo diritto alla vita.
Secondo la Convenzione di Ginevra del 1951 rifugiato è “colui che, (…) temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese, di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese: oppure che, non avendo la cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”.
Le persecuzioni non sono l’unico motivo per cui le persone sono costrette a fuggire. Ci sono innumerevoli guerre che impediscono a intere popolazioni di vivere in sicurezza. Ci sono i cambiamenti climatici che rendono aridi interi territori. C’è lo sfruttamento indiscriminato delle terre e delle risorse. C’è infine la fame – prodotta da una politica e da un’economia inique – che, benché non sia citata in modo esplicito nella Costituzione o nella Convenzione, è la causa principale di migrazione forzata.
Per la Giornata del Rifugiato le Nazioni Unite chiedono la piena inclusione dei nuovi cittadini “in ogni ambito della società, dal lavoro allo studio e alla salute”. “Durante la pandemia di Covid-19 abbiamo compreso che solo se ognuno fa la propria parte possiamo creare un mondo più sicuro per tutti”. Il motto per il 2021: “Insieme possiamo fare la differenza. Together we can do anything”.
Autore: Paolo Bill Valente